“Insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo,
insegnerai a sognare, ma non sogneranno il tuo sogno,
insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita,
ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita,
rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto”
Madre Teresa de Calcutta

 

 

MAMMA

 

Scrivo non per parlare di me, ma della mia mamma.

Non ne parlo spesso, sarà perché lei è una persona molto riservata e non ama apparire.

Ho pensato fosse arrivato il momento di presentarvi la persona che si è presa cura di me in questi 39 anni. Ovviamente con il mio papà.

Oggi la vera protagonista è lei: la mia mamma.

Essere mamma non si eredita, neppure si apprende sui libri di testo. Si scopre giorno per giorno, una miscela esplosiva, misto entusiasmo e paura, perché si pensa di non esserne capaci. Essere mamma, instancabilmente continuo ad esserne convinta, esprime e dà forma a un amore che non si crede possa esistere fin quando non lo si “abita”.

Alle elementari quante volte ci veniva proposto il tema, “descrivi la tua mamma”. Ricordo le prime frasi: “mia mamma si chiama Serenella, è alta, bionda, ha gli occhi grigi e mi piace stare con lei. Mia mamma mi sgrida quando faccio da monellina e le piace riempirmi di baci.”

Attualmente se avessi la possibilità di poter parlare di mamma, avrei decisamente la capacità di descriverla non più solo con gli occhi di una bambina ma di un’adulta, riempiendo le pagine del quaderno.

Diventare madri implica un cambiamento radicale, significa sconvolgere il proprio tempo, le abitudini, i ritmi e il proprio modo di considerare la vita. Significa mettersi in secondo piano, prima i figli e poi se stesse.

Non so cosa voglia dire essere mamma, però ho avuto l’esempio di come si può essere mamma, come la mia.

Mia mamma non ha mai pensato a se stessa, ha pensato sempre per due: io e mia sorella.

Come ogni madre, ha sempre voluto il bene per noi, insegnandoci a superare le tormente e a navigare a vista. Conosce molto bene i difetti delle proprie figlie e non li nasconde.

Sa quando stiamo male o qualcosa ci disturba, non perché sia veggente ma vive le emozioni con noi.

Mia mamma sorride sempre, ma questo non vuol dire che non abbia il cuore in lacrime. Mamma vuol dire avere preoccupazioni, richiede notte insonni, mesi e anni a supportare con pazienza e infinito amore ciò che la vita pone davanti a sé.

L’amore vero esiste, è il bene sincero di una madre, un amore sconfinato e smisurato.

In realtà essere madre implica seguire i passi dei propri figli, si pensa di doverci seguire fino a quando diventiamo grandi ma non è così; si cresce insieme, vivendo e senza esserne totalmente coscienti, noi figli prepariamo le nostre madri ad amare incondizionatamente.

Penso le sia pesato tante volte pronunciare i no, sarebbe stato più semplice essere accondiscendente, ma dava valore ai limiti e sosteneva quanto fosse importante imparare da essi.

 

Mamma carica sulle spalle il mio fardello, la mia malattia, visto da tanti come un atto di coraggio ma denota semplicemente estremo amore, come solo le mamme sanno fare.

Perché la sua “debolezza” è il suo punto forte: l’amore verso la propria figlia che ogni giorno nutre il suo cuore e la determinazione di vivere.

Il suo cuore è così tanto capiente da poter ospitare emozioni contrastanti ma unite sempre dalla consapevolezza dell’esserci.

Perché seppur cresciuta, sarò stata la sua bambina, sempre lo sarò e lei sarà sempre la mia mamma.

È un ruolo complicato, ma diviene un disegno di vita in cui il legame stabilito diviene il motore cardine per affrontare la vita. Perché tutto è giusto quando è creato dall’amore e con amore.

Mia mamma è premurosa, accogliente, silenziosa, generosissima, altruista e sono felice nel poterle dire, (lei lo sa molto bene), GRAZIE.

Mi “rimprovera” quando le ripeto il mio essere grata per esserci, dice quanto la sua presenza debba essere data per scontata.

Per me non lo è, perché come persona potrebbe avere i suoi limiti, le sue paure e starmi accanto in modo differente. Lei non si tira indietro, si concentra non sulle ferite aperte ma sull’amore per me.

Il Sole me lo hai fatto conoscere lei per la prima volta, mi hai insegnato a guardare il lato positivo e solo lei mi ha donato vita, 9 mesi nel suo grembo, mi ha nutrito e amato fin da subito.

Cosa posso volere di più?

La tua felicità è la mia, e lei dirà: “la mia felicità è la tua felicità”.

GRAZIE MAMMA, TI RISCEGLIEREI IN ALTRE MILLE VITE. Intanto viviamoci e cresciamo insieme oggi.

 

Il BePositive: #la mamma è sempre la mamma

 

ClaudiaSun

 

 

 

 

 

 

 

3 thoughts to “MAMMA

  • Donatella

    Molto bello questo ritratto appassionato di tua madre, Claudia, intimo e delicato; positivo e luminoso come sei tu….

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  • Erika

    Meravigliosa

    Rispondi

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