“Troppe persone attraversano la vita

senza fare mai una pausa

per godersi ciò che hanno”

David Gemmell

 

Il silenzio in queste due settimane di pausa dai social e non solo, ha assecondato la mia esigenza di capire emozioni derivanti dal mondo circostante e, mi ha fatto prendere le distanze da ciò che non mi piaceva.

Era arrivato il momento di discernere il “mondo interiore” dal “mondo esteriore”. La confusione mi stava ingoiando. Il caos e il disordine esterno mi stavano trascinando giù, conscia di non voler far parte del “bottino”.

Sono costantemente in discussione, ricercatrice dell’armonia.

Ho osservato e analizzato il mondo interiore per ritrovarmi. Non accetto più preconcetti, etichette, consumismo, illusione e finte verità.

Sto cercando di camminare oltre essi e oltre me stessa, oltre ciò che è visibile, oltre la mente, oltre la tangibilità.

Chi sono e cosa voglio sono state le parole chiave di questa pausa ritemprante. L’esperienza lontana dall’ego mi ha consentito di amplificare il perché di ciò che faccio.

Dinanzi abbiamo la possibilità di scelta: non esiste un’unica realtà, se guardiamo bene possiamo distinguere mondi differenti, presentandosi sotto forma di nuove vie create dall’introspezione.

Oggi si fotografa tutto, costantemente, esteriorizzando il più delle volte, non il “dentro” ma il “fuori” noi, accompagnando ogni giornata da tutto quello che si possiede. Dunque l’esterno.

Più osservo l’esterno e più trovo delle conferme. Non voglio essere spettatrice passiva, non voglio omologarmi, non voglio mescolarmi ai cliché. E’ importante ri- programmarci.

Solo così possiamo cominciare a stare meglio. Solo così i rapporti umani si potranno basare più sulla complementarità, che sul bisogno. Perché in fondo il mondo interiore non è altro che una grande forza che ognuno ha, basta saperla ricercare.

Perché sapete il mondo interiore è un luogo difficile da condividere se noi stessi non lo conosciamo, non si lascia catturare. Sfugge al nostro controllo. Il mondo interiore però è il nostro alleato, se noi siamo pronti ad accettare e accogliere le tante gradazioni.

Questi anni ho remato contro una realtà monotona, contrariamente a ciò che ho sempre compreso e sto vivendo, è tutt’altro che monotematica.

Tutto dipende dalla nostra introspezione e dallo spirito di osservazione. Il nostro mondo introspettivo è attivo, operoso, un’emissione costante di energia.

Ho ancora tanto da scoprire, la realtà circostante e il mondo introspettivo appaiono separati e differenti eppure si avvicinano, sono a contatto e/o si intrecciano.

È indispensabile creare equilibrio tra di essi per vivere bene e mi sembra di essere solo al punto di partenza di questo esclusivo viaggio introspettivo. Osserviamo gli altri per osservare noi stessi, per capire chi siamo.

Non m’importa quanto durerà questo percorso, per me è un impegno, verso la versione migliore di me stessa.

#Bepositive: essere i migliori amici di se stessi

ClaudiaSun

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *