Riempi il tuo foglio coi respiri del tuo cuore.

William Wordsworth

 

 

Scrivere per scoprirsi

 

Scrivere un libro? Ma dici a me? No, è impossibile!

Tutto è iniziato in questo modo.

Due miei cari amici, quasi ogni giorno mi ripetevano la stessa “frase”.

Non comprendevo, perché le persone avessero mai potuto sentire l’esigenza di leggere le mie parole. Cosa potessi trasmettere agli altri.

In realtà avevo paura di non essere capace di esprimere verbalmente il mio mondo.

Io, per prima, mi creavo delle barriere mentali limitanti, da smascherare. Non ero cosciente quanto mi stessi negando la possibilità di fruire un messaggio di vita.

La scrittura ha rappresentato l’umile tentativo di esprimere quel senso di bellezza e di evoluzione avvertita durante questi due anni.

Mi devo così ricredere, la scrittura è stata curativa, liberatoria e terapeutica. Ho scritto per me. Per il piacere di farlo, senza pensare e senza nessuna previsione. Semplicemente ho lasciato scorrere fiumi di parole, aprendo un dialogo interiore.

Se ci penso, fin da bambina, accumulavo diari e agende, e scrivevo sempre tutte le cose su cui m’incappavo durante la giornata.  Scarabocchiavo e pasticciavo, in realtà in quel modo, arrivavo sempre a sciogliere, svincolare, srotolare vocali e consonanti in parole, frasi e sensazioni restituendo voce a quello che sentivo.

A distanza di anni, mi sembra strano essere qui e affermare: “ho scritto una dispensa”.

Non vi dirò il perché abbia scelto di parlare di dispensa, non prima del 13 giugno (presso Villa Tecla, via Rimini 29/31, Flumini di Quartu dalle ore 18.00 alle ore 20.00).

Posso anticiparvi nel dire di aver pensato a un qualcosa di astratto però che riconducesse a qualcosa di concreto.

Le parole hanno preso forma su una schermata bianca incoraggiandomi a colorare ricordi per poterli renderli reali, perché prendessero forma pronti ad essere elaborati e custoditi non più dentro il cassetto del mio cuore, ma per essere trasmesso.

Penso sia importante far conoscere la propria storia, non pensando di essere solo la mia storia ma la storia di tutti.

È stato bello saper meditare aprendo il cuore e le sue coordinate, percorrendo i suoi bivi e le sue scelte. Ho raccontato i viaggi interiori, i miei giorni e ho voluto riportare parte di ciò che sono diventata.

La stesura della dispensa mi ha imposto pazienza, pause e libertà di essere me stessa. Mi ha permesso di riconsiderare e riconsiderarmi. E ad essere onesta con me stessa.

Non voglio smettere di credere nella possibilità di divulgare le emozioni attraverso la scrittura.

Il linguaggio della scrittura mi ha dato la possibilità di esprimere ogni sfumatura del mio essere.

Scrivere mi ha indotto alla chiarezza. Scrivere ha smosso emozioni, oltretutto non è mediato dal verbale e quello che si scrive RESTA.

Ho scoperto un nuovo modo di comunicare. L’inizio di una nuova avventura!

Tutto è possibile.

 

#BePositive: Scrivere per Scoprirsi

ClaudiaSun

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